Sempre più aziende italiane in questo momento stanno offrendo la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da casa, come misura di contrasto (o limitazione dei danni) al Lockdown da Coronavirus.
Fuori dai confini nazionali i concetti di Modern Workplace e Smart Working sono già parte integrante del tessuto produttivo di aziende e organizzazioni, ma qui da noi sembrano ancora far fatica a imporsi come nuovi paradigmi lavorativi.
Se un miglior bilanciamento tra vita professionale e privata è una conseguenza positiva dichiarata ma non sempre scontata, lo stesso non si può dire dalla produttività, lasciata molte volte a interazioni approssimative e strumenti carenti di cui vengono dotati i collaboratori.
Bisogna predisporre la giusta “infrastruttura” tecnologica, definire obiettivi e risultati che si intendono raggiungere e regolamentare le comunicazioni affinché non si creino ridondanze o sovrapposizioni tra vecchie abitudini e nuove ambizioni.
Lo Smart working non è una soluzione temporanea
Ebbene sì: predisporre una nuova cultura collaborativa che prevede anche il lavoro a distanza non è come spingere un interruttore, non deve rappresentare una variante occasionale e divertente di una consolidata routine “in presenza”.
Se si considerassero i sistemi di collaborazione cloud based non solo come forme temporanee di impiego ma come vere e proprie strategie di incremento della produttività di ogni lavoratore (i dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano confermano trend fino a oltre il 15%), allora la stessa trasformazione digitale non sarebbe più un processo tabù, ma l’ovvia evoluzione di ogni azienda che voglia rimanere sul mercato.
Ma dove iniziare questo processo di trasformazione interna?
Un’occasione di avvio ci può arrivare proprio questo momento di stasi e ridefinizione degli obiettivi futuri: raccogliendo infatti l’invito del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Microsoft ha deciso di offrire la piattaforma di collaboration Teams alle aziende e gli istituti d’istruzione che ne facciano richiesta. L’iniziativa rientra nel progetto “Solidarietà Digitale”, e si pone l’obiettivo di favorire dinamiche di Smart Working durante il Lockdown da CoViD19.
Microsoft Teams, il punto di partenza per piccole e medie imprese
Microsoft Teams, l’hub per il lavoro in team della suite Microsoft 365, è la piattaforma sviluppata per semplificare le tre C produttive: Comunicazione, Collaborazione e Condivisione in ambito aziendale.
Permette di creare un ambiente di collaborazione in pochi passaggi, includendo funzionalità illimitate come chat, videochiamate, condivisione di file, archiviazione e molto altro:
- Chat: per comunicare con il team rimanendo sempre aggiornati grazie alle funzionalità di messaggistica e ricerca conversazioni
- Videochiamate: per ritrovarsi da remoto con tutto il team o per confrontarsi tra utenti con videochiamate e chiamate audio
- Spazio di archiviazione dei documenti: spazio di archiviazione di file del team e spazio di archiviazione di file personali.
- Collaborazione con Microsoft 365: si può interagire sui documenti in Word, Powerpoint, Excel senza perdere d’occhio la scrivania di lavoro.
- Compatibilità con oltre 150 applicazioni e servizi di uso comune sviluppati da terze parti, come MailChimp, Facebook, Twitter.
Teams si posiziona come hub per la collaborazione anche grazie alla nativa integrazione con gli altri strumenti che Microsoft nel tempo ha realizzato per offrire un’esperienza di lavoro alla persona sempre più completa, come ad esempio:
- Planner ti consente di monitorare attività e gestire i task dei team;
- SharePoint online è la tua Knowledge base e consente di aggregare la conoscenza;
- Power Automate ti permette di automatizzare i flussi di lavoro.
Microsoft Teams: perché può adattarsi a tutte le aziende?
La piattaforma si occupa di snellire gli ormai anacronistici passaggi one-to-one che hanno caratterizzato i processi lavorativi fino a poco tempo fa. Microsoft Teams va a implementare il concetto di “conoscenza condivisa” mettendo a disposizione degli utenti un “banco di lavoro” in grado di offrire tutti gli strumenti necessari a qualsiasi contesto lavorativo, raggiungibile da qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo.
Il tutto salvaguardando una netta distinzione tra ambito lavorativo e ambito personale, equilibrio non possibile ricorrendo ad un uso di piattaforme di messaggistica istantanea come Whatsapp.
Fondamentale infatti, specialmente nella prima fase in cui Microsoft Teams va ad affiancarsi a procedure già consolidate, è far capire ai propri collaboratori i vantaggi che un nuovo sistema può portare.
Gli obiettivi su cui orientare la bussola sono essenzialmente tre:
- Indirizzare l’azienda verso un nuovo modello organizzativo sempre più allineato ai bisogni delle singole persone, mantenendo il contesto lavorativo separato da tutto il resto
- Favorire le relazioni sociali e la comunicazione, stimolando un confronto diretto tra i collaboratori e una contestualizzazione dei messaggi in relazione al progetto
- Facilitare la condivisione dei dati, permettendo una coordinazione degli interventi
Comunicazione, collaborazione e condivisione, dunque, come punti cardinali di un percorso che non può prescindere da una una rinnovata fiducia tra azienda e collaboratore e una conseguente corresponsabilità nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Se Microsoft Teams può rappresentare l’hub dove far confluire e interagire i vari strumenti finora utilizzati, è la profonda ridefinizione delle relazioni la chiave di (s)volta: una conoscenza condivisa che diventa consapevolezza (delle potenzialità), fino ad evolvere in nuove forme di appartenenza, dove la valorizzazione del singolo è strettamente legata a un’evoluzione dell’azienda stessa.
È il dualismo caratterizzante dei nostri percorsi di trasformazione digitale per aziende di ogni dimensione: la valorizzazione delle persone e delle tecnologie.
Se anche tu vuoi creare un ambiente di lavoro collaborativo con le tecnologie Microsoft, contattaci per mostrarti le potenzialità di Teams e degli altri applicativi della suite di collaboration.