Il Covid-19 ha costretto aziende e lavoratori ad agire direttamente su alcuni aspetti chiave della produttività. Se da una parte i nuovi modelli Smart hanno consentito di rispondere in maniera efficace alle criticità, c’è chi spera ancora di tornare al “come una volta”.
La domanda, provocatoria s’intende, è: perché dovremmo farlo?
È dimostrato come una maggiore flessibilità possa aiutare i lavoratori a raggiungere risultati concreti e non solo in termini di produttività. E fortunatamente molti datori di lavoro concordano sul fatto che non è il momento di regredire.
Da un recente sondaggio di Gartner si evince che:
- Il 39% dei dipendenti è propenso a cambiare occupazione se forzati verso un ritorno in azienda.
- Il 55% afferma che la possibilità di organizzare il proprio lavoro in modo flessibile sarà un requisito fondamentale in prospettiva della ricerca di un nuovo impiego.
- Solo il 4% afferma che preferirebbe lavorare in ufficio a tempo pieno.
È chiaro che le aziende dovranno mettere in moto un cambiamento nel proprio ecosistema produttivo; se non altro per evitare che i dipendenti si allontanino da loro e dalle loro politiche occupazionali.
È tempo di reinventare i pilastri chiave di dove, quando e come lavorare per creare condizioni di lavoro sostenibili che massimizzino il coinvolgimento, la collaborazione e la produttività dei dipendenti.
Perciò molte grandi imprese stanno ridisegnando la geografia aziendale secondo i parametri che seguono:
- Progettazione del lavoro incentrata sull’uomo, aiutando i dipendenti ad avere maggiore controllo sui propri compiti e sull’ambiente che li circonda.
- Investimenti sui modelli ibridi per sviluppare e promuovere nuove competenze che potrebbero dare ulteriore vantaggio competitivo.
- Dare la giusta priorità a tecnologie e strumenti che possano ottimizzare la produttività.
- Identificare, acquisire e sviluppare le abilità e le competenze di cui i dipendenti (e, ovviamente, l’azienda stessa) avranno bisogno in futuro.
Solo se tutti i manager affronteranno intenzionalmente questi parametri, con la consapevolezza di dover cambiare si creeranno le giuste condizioni per reinventare il proprio lavoro e indirizzarlo verso il successo.
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