La digitalizzazione è ormai un processo imprescindibile per la sopravvivenza delle aziende. Ci troviamo davanti a una vera e propria rivoluzione che a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, ha costretto molte PMI a premere l’acceleratore verso il futuro, “costringendole” a dover gestire il cambiamento in tempi rapidissimi.

 

Pandemia a parte, le nuove tecnologie hanno cambiato radicalmente il concetto di lavoro, offrendo prospettive inedite e incrementando l’efficienza delle aziende facendo leva su velocità, condivisione del lavoro, sostenibilità ambientale e ottimizzazione economica.

 

Questa rivoluzione, però, per quanto positiva, può portare molte PMI a confrontarsi con la dura realtà: non essere pronti o non avere adeguati mezzi e conoscenze per affrontare il cambiamento. 

 

Autoanalisi di un cambiamento 

 

Cerchiamo di capire se il vostro business è pronto per il grande passo. Che sia davanti lo specchio o il cruscotto aziendale, bastano tre semplici domande:

 

  1. La mia azienda, ivi incluse le persone che la compongono, è pronta per gestire e accettare un cambiamento?
  2. A quali sfide economiche e tecnologiche dovremmo andare incontro?
  3. Riusciremmo a garantire un cambiamento efficace e sostenibile nel tempo?

 

Tre “semplici” quesiti che ogni responsabile aziendale dovrebbe porsi nell’ottica di voler proiettare il proprio business verso un processo di digitalizzazione che:

 

  • generi dei benefici tangibili
  • sia sostenibile in termini economici e lavorativi
  • sia in grado di resistere nel tempo, al netto delle incertezze sperimentate in questi ultimi mesi

 

Se la risposta alla prima domanda è affermativa, bisognerà partire dalle persone, vero motore e unità fondamentale dell’azienda. Fornire un’adeguata formazione ai propri dipendenti è infatti un requisito minimo: un’azienda digitalizzata ma inconsapevole delle potenzialità a disposizione, con il personale precluso o limitato nell’utilizzo delle nuove tecnologie è, potenzialmente, più dannosa di una realtà lavorativa ancora “offline”.

 

I processi di digitalizzazione impongono revisioni, implementazioni continue e conoscenza degli strumenti a disposizione. Ma se non si parte da una consapevolezza di sé e (un’identificazione) delle capacità dei singoli, la trasformazione sarà lunga, dispendiosa e dolorosa. Mai fare il passo più lungo della gamba dunque: integrare tra gli investimenti per la digitalizzazione, anche una voce specifica riservata alla formazione.

 

Quesito numero due. Qualsiasi cambiamento richiede pazienza e costanza: operare con ambizioni fulminee rischia di distogliere l’attenzione sull’orizzonte. Digitalizzare i processi vuol dire, fondamentalmente, abbracciare un cambiamento che va oltre i processi e arriva al nucleo aziendale. Significa sovvertire le consuetudini radicate nelle fibre e uscire collettivamente dalla comfort zone. Non soltanto in termini di nuove tecnologie ma nelle conseguenze operative, comunicative e interattive della propria organizzazione.

 

La risposta alla domanda numero tre è dentro di te. Se sei tra le aziende che hanno già intrapreso il percorso di cambiamento digitale prima dell’emergenza sanitaria, avrai sicuramente già mantenuto la rotta. Chi, invece, si avvicina in questi mesi alla digitalizzazione, dovrà recuperare terreno. Rispondere in maniera sincera agli stimoli di cui sopra è di per sé un buon inizio.

 

Quali obiettivi impostare per i prossimi mesi?

 

Sicuramente pianificare. Il cambiamento, l’evoluzione o (per alcuni) la sopravvivenza hanno bisogno di cura e attenzione. E puntare a un ulteriore snellimento del workflow e una condivisione globale che riguardi tutti i settori della nostra azienda.

 

Non bisogna dimenticare, poi, di investire sempre e costantemente sulla formazione e sullo sviluppo di nuove tecnologie: un business moderno è un business pronto a comprendere e accettare le sfide tecnologiche del domani e ad affrontare il futuro con competenza (e serenità).
L’ultimo obiettivo a breve termine a cui possiamo tendere, poi, è quello di rendere ancora più sostenibile la nostra azienda, con sistemi digitalizzati che puntino a eliminare lo spreco di risorse non più indispensabili nel flusso lavorativo. 

 

Sono queste le caratteristiche su cui dobbiamo indirizzare il nostro lavoro: velocità, condivisione, formazione e sostenibilità ambientale.

 

E tu, hai già predisposto un piano efficace per raggiungere questi obiettivi e trasformare efficacemente la tua azienda? O ti stai lasciando trasportare dalle correnti del momento senza però un disegno più ampio del cosa succederà dopo? Se hai paura di come (e se!) sopravviverà la tua realtà imprenditoriale, è ora di rimboccarsi le maniche. Fortuna che c’è chi può farlo per te.
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